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Superato da Facebook per il numero degli utenti, il caposcuola dei social network rimane pur sempre MySpace, nato come sito dedicato alla musica ma poi ampliatosi alla fotografia, all'arte, alla moda e più in generale a tutto ciò che è creativo. Francesco Barbarani, country manager per l'Italia racconta che «ci sono band emergenti che hanno usato MySpace per farsi conoscere o per trovare un componente, fotografi che lo hanno usato per presentare i loro book, designer che vi si sono appoggiati per una tazza nuova o stilisti che vi hanno lanciato una t-shirt».
Il risultato è che «abbiamo una marea di microimprenditori accomunati dal desiderio di accorciare le distanze di tempo e di costo dalle persone a cui vogliono parlare – continua Barbarani – ma ci sono anche molti talent scout che lo usano per trovare personaggi emergenti». Come ha fatto Hip Hop tv che ha lanciato su MySpace la selezione dei dj a cui di mese in mese ha affidato uno dei programmi di punta, Urban Charts. «Abbiamo ricevuto oltre mille candidature – spiegano dalla televisione – e ogni mese ne abbiamo selezionato uno». E per alcuni dj presentatori, come Prince Willy, Urban Charts è stato un trampolino di lancio a cui sono seguiti contatti da altri network della piattaforma Sky o dalla televisione in chiaro.